Fondata nel 1860 a Milano, Davide Campari-Milano N.V. è oggi uno dei principali gruppi mondiali nel settore delle bevande alcoliche. Con un portafoglio che include marchi iconici come Aperol, Campari, Grand Marnier e Wild Turkey, l’azienda è presente in oltre 190 paesi, con una forte leadership nei mercati europei e americani. Quotata alla Borsa Italiana dal 2001, Campari fa parte del segmento FTSE MIB, rappresentando uno dei protagonisti del “Made in Italy” nel settore spirits.
Sito ufficiale del Campari Group
Stato Attuale del Titolo Azionario
Alla data dell’11 giugno 2025, il titolo Campari (CPRI.MI) quota circa €5,78, segnando una leggera flessione giornaliera ma un recupero di circa il 3% nella settimana. Tuttavia, la performance resta deludente nel lungo periodo: il titolo si mantiene ancora distante dai massimi annuali (€9,86), scontando l’effetto combinato di un primo trimestre debole e di uno scenario macroeconomico incerto.
Governance e Ristrutturazione
Il nuovo CEO Simon Hunt, entrato in carica a gennaio 2024, ha avviato una profonda ristrutturazione organizzativa volta a rafforzare l’efficienza e migliorare i margini operativi. Il piano include il taglio fino al 10% della forza lavoro globale (circa 500 dipendenti) e la razionalizzazione della supply chain, con alcune cessioni di impianti produttivi secondari, come quello di Derrimut in Australia.
Queste misure rispondono alla necessità di contrastare il rallentamento della domanda nei mercati chiave e contenere i costi in una fase di consolidamento post-acquisizione.
Buyback e Politiche Finanziarie
Il gruppo ha attivato nel 2024 un importante programma di buyback autorizzato fino a 8 milioni di azioni, di cui oltre 4,6 milioni già riacquistati per un controvalore superiore ai €25 milioni. Tale politica mira a sostenere il valore del titolo, aumentare la redditività per azione (EPS) e offrire flessibilità in ottica di future operazioni straordinarie.
Prospettive Future
Nonostante la flessione del primo trimestre 2025 (-4,2% vendite organiche, -310 punti base margine EBIT), Campari mantiene una strategia di lungo termine focalizzata su:
- Rafforzamento dei brand core (Aperol, Campari, Grand Marnier)
- Valorizzazione del segmento premium (Wild Turkey, Courvoisier)
- Espansione selettiva nei mercati ad alta marginalità, con focus su Nord America e Asia
- Innovazione nel marketing, come le recenti campagne musicali in collaborazione con artisti hip-hop per rilanciare Grand Marnier negli USA (fonte: Wall Street Journal)
Gli analisti sono divisi: alcuni vedono margini di ripresa a partire dal secondo semestre 2025, soprattutto se le vendite stagionali (estate) si riveleranno robuste. Tuttavia, altri invitano alla cautela, rilevando che il gruppo sconta ancora l’integrazione complessa di Courvoisier e la pressione inflazionistica sui costi.
Conclusioni
Campari resta un titolo di interesse per chi cerca esposizione al settore consumer luxury con base europea. La solidità del portafoglio marchi e la disciplina finanziaria offrono buoni fondamentali, ma nel breve termine permangono rischi operativi legati al ciclo economico e alla riuscita della ristrutturazione in corso.
Valutazione: HOLD con outlook positivo a 12-18 mesi.
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