Un appuntamento importante per gli investitori
Il 22 settembre 2025 sarà una data chiave per tutti gli investitori in Eni, una delle principali multinazionali energetiche italiane. In quel giorno infatti il titolo staccherà la cedola, un appuntamento molto atteso da chi segue questa società sia per motivi di rendimento sia per la solidità che rappresenta sul mercato.
Chi è Eni e perché resta un colosso
Eni è un colosso globale del settore energia, con attività che spaziano dall’oil & gas alla chimica, passando per le rinnovabili e la transizione energetica. Presente in oltre 40 Paesi, la società si distingue per una lunga tradizione industriale e un business ormai consolidato, capace di garantire agli investitori dividendi generosi e una stabilità che non sempre si trova tra i titoli del settore.
Dividend day del 22 settembre 2025
Per quanto riguarda il mercato, la data di ex-dividend è fissata per il 22 settembre 2025, mentre il pagamento avverrà due giorni dopo, il 24 settembre. Una scadenza che premia la fiducia degli azionisti, soprattutto di chi vede in Eni un titolo da reddito, ideale per chi punta a costruire portafogli orientati al flusso cedolare.
Andamento del titolo a 6 mesi e 1 anno
Guardando all’andamento del titolo in Borsa, Eni ha mostrato un buon recupero negli ultimi sei mesi. Dai minimi registrati all’inizio dell’anno, il prezzo ha progressivamente recuperato terreno fino ad avvicinarsi ai 15,3-15,4 euro per azione, un livello che rappresenta anche una resistenza tecnica importante. Su base annuale il titolo ha oscillato in un range compreso tra gli 11 e i 15,3 euro, dimostrando una certa capacità di tenuta e confermandosi comunque vicino ai massimi delle ultime 52 settimane.
Le opinioni degli analisti
Gli analisti continuano a guardare a Eni con interesse. La società si mantiene su valutazioni solide, con un dividend yield che si aggira intorno al 6,6%, tra i più elevati del settore. Questo rende Eni particolarmente attraente per gli investitori orientati al reddito, anche se non mancano le incognite legate al contesto macroeconomico e soprattutto all’andamento del prezzo del petrolio, da sempre uno dei principali driver per il titolo.
Le nostre considerazioni
Le nostre considerazioni rimangono in linea con la visione di lungo periodo che caratterizza Eni. È uno dei titoli più amati dal pubblico retail italiano, grazie alla sua solidità industriale e a una prospettiva di sviluppo che guarda alla transizione energetica senza dimenticare la forza del business tradizionale. Riteniamo che si tratti di un titolo da reddito per eccellenza, con cedole generose e una buona stabilità. Allo stesso tempo, invitiamo a non perdere di vista il fattore petrolio, che continua a influenzare in maniera determinante l’andamento in Borsa. Dal punto di vista tecnico, dopo sei mesi di recupero Eni si trova ora di fronte a una resistenza che in passato aveva già frenato le quotazioni: interessante sarà adesso vedere come si comporterà il titolo.
Conclusione e invito alla community
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