Le azioni da dividendo sono da sempre una delle strategie preferite dagli investitori italiani che desiderano costruire un portafoglio solido, in grado di offrire sia crescita del capitale che un flusso costante di reddito. Nel 2025, la Borsa Italiana offre diverse opportunità interessanti, grazie a società solide che distribuiscono utili regolarmente e vantano una lunga storia di dividendi anche nei periodi più difficili. Ma quali sono i titoli migliori? E come sceglierli in modo consapevole? Ecco la guida completa e la top 10 aggiornata.


Perché investire in azioni da dividendo

Le azioni da dividendo rappresentano una strategia adatta sia ai risparmiatori prudenti, sia a chi cerca una crescita equilibrata. I motivi principali:

  • Reddito periodico: i dividendi forniscono una fonte di liquidità, utile per integrare lo stipendio o la pensione.
  • Stabilità: le aziende che distribuiscono dividendi regolarmente sono spesso solide, mature e meno soggette a volatilità estrema.
  • Protezione dall’inflazione: i dividendi possono crescere negli anni, compensando l’aumento del costo della vita.
  • Compounding: il reinvestimento dei dividendi accelera la crescita del capitale nel lungo periodo.

Come scegliere le migliori azioni da dividendo

Non basta guardare solo al rendimento! Ecco i fattori chiave:

  • Dividend yield attuale: il rapporto tra dividendo e prezzo dell’azione (attenzione ai valori troppo elevati).
  • Stabilità e crescita del dividendo: cerca società che hanno aumentato o mantenuto il dividendo negli ultimi anni.
  • Payout ratio: percentuale di utili distribuiti, meglio se sostenibile (50-70% per la maggior parte dei settori).
  • Solidità finanziaria: aziende con debito basso, ricavi stabili e cash flow positivo sono preferibili.
  • Settore di appartenenza: utility, energia, banche e assicurazioni sono storicamente più generose.

Le migliori 10 azioni italiane da dividendo per il 2025

Titolo Dividend Yield* Payout (%) Ultimo dividendo (€) Settore
Enel 5,8% 70% 0,47 Utility
Terna 4,6% 75% 0,34 Utility
Intesa Sanpaolo 7,1% 67% 0,30 Bancario
Generali 6,4% 62% 1,28 Assicurazioni
A2A 5,2% 80% 0,095 Utility
Snam 6,0% 82% 0,28 Utility
Unipol 6,8% 59% 0,37 Assicurazioni
Eni 5,4% 50% 1,00 Energia
Mediobanca 4,2% 56% 0,85 Bancario
Italgas 5,1% 68% 0,32 Utility

*Stime 2025. Fonte: Borsa Italiana, report banche d’affari.

Come scegliere le migliori azioni da dividendo

Non basta guardare solo al rendimento!
Scegli società che abbiano una storia di dividendi regolari e crescenti, un payout sostenibile (tra 50% e 70% in media), una solidità finanziaria elevata e operino in settori difensivi come utility, energia, banche e assicurazioni. Ricorda: un dividend yield troppo alto può essere segnale di rischio o problemi temporanei dell’azienda.


Fisco: tassazione dei dividendi in Italia

In Italia, i dividendi delle azioni quotate sono tassati con un’aliquota fissa del 26% (art. 27 D.P.R. n. 600/1973 e successive modifiche).
Ecco cosa sapere:

  • Persona fisica (investitore privato): riceve i dividendi già al netto della ritenuta del 26%, applicata dalla banca o dall’intermediario. Non occorre dichiararli in dichiarazione dei redditi (salvo casi particolari).
  • Investimenti esteri: se le azioni sono detenute all’estero, potrebbero essere applicate doppie ritenute. È possibile chiedere il credito d’imposta in base alle convenzioni tra Stati.
  • Società: regole particolari e quote di esenzione, diverse dalle persone fisiche.

Attenzione:

  • In caso di Piani di Risparmio Individuali (PIR), i dividendi possono essere esenti, se si rispettano i requisiti di legge.
  • Le regole possono cambiare: verifica sempre le aliquote aggiornate e consulta un commercialista per situazioni particolari.

Strategie pratiche per investire

  1. Diversifica tra settori: non puntare tutto sulle utility o sulle banche; combina diversi tipi di business.
  2. Controlla la sostenibilità: un alto rendimento è interessante solo se il dividendo è sostenibile e non a rischio taglio.
  3. Valuta il reinvestimento: il piano di reinvestimento dei dividendi (DRIP) fa crescere più rapidamente il capitale.
  4. Attenzione alle tasse: considera sempre il rendimento netto dopo la tassazione.

Conclusioni e consigli finali

Le azioni italiane da dividendo restano una scelta strategica per chi vuole costruire un portafoglio difensivo e ottenere rendimenti periodici. Scegli titoli solidi, diversifica e aggiorna periodicamente la tua selezione in base ai fondamentali aziendali. Ricorda che il contesto fiscale gioca un ruolo cruciale sul rendimento netto: pianifica anche in base alla tassazione.


FAQ

  • Cosa succede se un’azienda taglia il dividendo?
    Il prezzo dell’azione può scendere e il rendimento atteso diminuire. È importante monitorare la solidità della società.
  • Meglio dividendi trimestrali o annuali?
    In Italia sono più comuni stacchi annuali o semestrali, ma la frequenza conta meno della sostenibilità.
  • Posso perdere soldi con le azioni da dividendo?
    Sì, il valore dell’azione può diminuire anche se ricevi dividendi.

Fonti: